I macchinari industriali, in regime operativo, generano una grande quantità di dati che vengono poi utilizzati dai sistemi digitali di controllo interni alla macchina (oggi sono quasi tutte controllate da PLC), dai sistemi informativi di fabbrica (come sistemi SCADA e MES) e anche dai sistemi di teleassistenza da remoto.

Ma sono davvero questi gli unici mezzi per raccogliere informazioni dal parco macchine installato? E soprattutto, sono quelli più efficienti?

 

Photo by John Schnobrich on Unsplash

 

L’impiego dell’IoT in ambito machinery

Oggi, con l’impiego delle tecnologie digitali di ultima generazione, i dati provenienti dai macchinari industriali possono essere utilizzati da remoto anche in modalità Internet (infatti parliamo di Industrial Internet of Things), in maniera molto diversa da quanto finora fatto, per esempio attraverso la teleassistenza.

È diventato sostenibile – con un costo effettivamente accessibile a tutte le PMI – conoscere istante per istante, dall’inizio della sua vita operativa, cosa ha fatto e cosa sta facendo una macchina, ovunque sia nel mondo e come sta lavorando l’intero parco macchine in cui è istallata.

L’IoT diventa uno strumento prezioso per il produttore che ha la possibilità di costruire una base di conoscenza fattuale dello stato e del comportamento attuale delle proprie macchine, conoscenza grazie alla quale potrà stimare con grande precisione anche “cosa accadrà” in futuro.

Grazie alle nuove tecnologie, il produttore potrà arricchire la propria capacità di servizio a ogni singolo cliente, con il quale avrà la possibilità di condividere il valore estratto da questa sua conoscenza e adottare un nuovo modello di business “Data-Driven”, in cui le decisioni vengono prese sulla base di fatti certi, studiati e analizzati.

La strategia Data-Driven: individuare lo strumento giusto per attuarla

Sicuramente è ormai tempo, per ogni produttore, di implementare una strategia guidata dai dati; per farlo è necessario adottare uno strumento che renda possibile, come detto in precedenza, costruire una base di conoscenza e che ovviamente si dimostri anche sostenibile per costo e risorse (spesso sono necessarie risorse rare e molto qualificate, investimenti economici significativi e tempistiche lunghe). Deve essere finalizzato, deve utilizzare cioè tecnologie realmente adeguate alla raccolta da remoto, all’organizzazione e all’arricchimento di dati in quantità virtualmente illimitata; deve essere fruibile, deve cioè essere realmente utilizzabile con le tipiche risorse e competenze di un produttore di macchinari industriali; e deve essere realmente scalabile, sia da un punto di vista tecnologico, che applicativo, che economico.

i-Live Machines è uno strumento software che costruisce e organizza la conoscenza, rigorosamente fattuale, dello stato passato, presente e «futuro» delle proprie macchine installate nel mondo.

Con i-Live Machines, il produttore può prendere decisioni e agire sulla base di quanto conosce dell’uso che i suoi clienti hanno fatto e fanno dei suoi prodotti (in tempo reale e su base storica), anticipando le loro esigenze, riprogettando prodotti migliori, arricchendo l’offerta con nuovi servizi rigorosamente in linea con ciò di cui i clienti hanno realmente bisogno. Può quindi mettere in atto una vera e propria strategia Data-Driven.

 

Vorresti saperne di più?

Scarica il nostro whitepaper dedicato a “I SEGRETI DEI TUOI MACCHINARI INDUSTRIALI: CONOSCERLI E COMPRENDERLI È LA BASE DI UN BUSINESS CHE FUNZIONA“!