In Italia, solo il 15% delle PMI ha già adottato sistemi di intelligenza artificiale, un numero nettamente inferiore rispetto al 61%, relativo alle grandi aziende.  “Ad ostacolare lo sviluppo di progetti presso le PMI è sia l’assenza del budget necessario agli investimenti sia il livello di digitalizzazione dell’impresa e delle competenze del suo personale”. (Cit. @InnovationPost)

Foto di Glenn Carstens Peters by Unsplash

Il potenziale delle PMI è alto; nella penisola, il settore manifatturiero è uno dei più forti e le piccole medie imprese vantano al loro interno, personale altamente qualificato e preparato nel proprio campo; purtroppo, però, se spostiamo l’attenzione verso il know-how tecnologico, ci accorgiamo che, in diversi casi, le competenze interne non sono sufficienti.

 

Il partner tecnologico, un ruolo chiave

Introdurre l’IoT, appoggiarsi ai sistemi di AI e sfruttare il potenziale del Big Data raccolti dal campo, sono i primi passi per creare un nuovo approccio e metodo di business basato sui dati, grazie ai quali sarà possibile agire avendo informazioni quantitativamente superiori e qualitativamente migliori rispetto a prima, perché derivanti direttamente dal field. Primi passi che devono essere affrontati con un partner al proprio fianco, una guida che permetta all’azienda, non solo di imparare, ma di concretizzare gli obiettivi nel breve termine.

Holonix lo fa da sempre: lavoriamo fianco a fianco delle imprese manifatturiere, nello specifico produttori di macchinari industriali, per costruire con loro l’azienda smart, quella efficiente e competitiva che il mercato di oggi richiede.

Per svolgere al meglio il proprio ruolo, ogni partner tecnologico deve essere sempre aggiornato in merito alle novità e alle sfide che, a livello internazionale, si affrontano in campo ricerca e sviluppo, in modo tale da poter avere un occhio rivolto al futuro e lavorare insieme alle PMI avendo ben chiara la direzione e gli obiettivi che si raggiungeranno da lì a qualche anno. Tra questi, nell’ambito del programma Horizon 2020, troviamo progetti incentrati sulla completa digitalizzazione della fabbrica, che prevede l’introduzione dell’IoT e dell’intelligenza artificiale, quali motori di efficienza ma anche di sostegno nei confronti dei lavoratori.

Infatti, per esempio, l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale permette (per i task in cui è applicabile) di diminuire il margine di errore “umano”, semplificando in questo modo i compiti degli operatori, velocizzando lo svolgimento delle attività e rendendo più mirate le competenze dei soggetti coinvolti che potranno specializzarsi, lasciando da parte i compiti standardizzati.

 

Il progetto KITT4SME

KITT4SME, di cui Holonix è partner, ha l’obiettivo di definire una piattaforma digitale personalizzabile in modo modulare, che introduce l’intelligenza artificiale nei sistemi di produzione.

Nello specifico, il blocco “SENSE and INTERVENE”, identificherà tutti quei parametri delle macchine, dell’ambiente di produzione e degli operatori, che vanno analizzati al fine di intervenire per migliorare i processi produttivi e l’ambiente di lavoro. Per raccogliere i dati, si sta utilizzando la piattaforma tecnologica su cui si basa il prodotto i-Live Machines, un software in cloud per la raccolta, l’organizzazione e la storicizzazione dei dati provenienti dal parco macchine.

Inoltre, Holonix ha sviluppato due tools “Profilers”, per autovalutare la situazione in azienda, in termini di applicazione di strumenti AI e valutazione dei lavoratori coinvolti (ogni soggetto può compilare una survey da cui riceverà feedback e suggerimenti per migliorare le proprie competenze). Questi risultati verranno utilizzati come input per categorizzare le esperienze formative qualificate e per attuare un matchmaking delle competenze in azienda.

Questi nuovi strumenti proposti possono essere di grande aiuto per la gestione efficiente delle risorse in azienda, andando a collocare in maniera efficace le competenze e colmare i gap esistenti.

In ultimo, il progetto ha aperto le porte al mercato grazie alle ultime open call, andando ad estendere i propri studi ad un network di aziende molto più ampio e provare in questo modo il potenziale della piattaforma che sta piano piano prendendo forma.

Vuoi saperne di più? Guarda l’intervista con @InnovationPost