Il flusso dati fact-based dalla customer journey, con UX e analisi storicizzate, entra nei processi produttivi

L’interconnessione uomo-macchina è presente in ogni area delle attività umane. Nel design delle interfacce non sono più sufficienti efficienza, efficacia e minima soddisfazione soggettiva.
Nello User Interface Design l’attenzione si è spostata verso un vasto orizzonte nel quale le emozioni degli utenti, i loro valori e motivazioni hanno maggiore importanza rispetto alle tradizionali metriche dell’usabilità.
Il focus è incentrato sul valore e sul piacere nell’uso, non sulle prestazioni. La personalizzazione della customer journey non è una nuova tendenza, ma piuttosto una vera necessità.
Imparare dal comportamento degli utenti e riconoscere i modelli per fornire un’esperienza più raffinata, è alla base dell’approccio Design Thinking; un processo che pone l’utente al centro del percorso di ideazione e miglioramento.
Alla base di questo metodo ci sono i dati provenienti dai feedback generati dall’utente e dalla sua interazione con i dispositivi, raccolti e controllati in tempo reale e utilizzati efficientemente nel processo ideativo.
La continuità del flusso dati, partendo da utente e dispositivo, passando a dispositivo e prodotto, è il passaggio ulteriore per l’utilizzo della customer journey nel mondo della produzione.
È qui che l’IoT eccelle, raccogliendo i dati, oltre che dai dispositivi connessi all’utente, direttamente dagli oggetti e dalla loro interazione con i dispositivi stessi.

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