Costituito da un gruppo di giovani fortemente motivati ed entusiasti in tutto quello che fanno, Holonix non è solo un importante vendor di soluzioni per la Smart Factory, ma anche un soggetto portatore di contenuti, dotato di un panel di competenze unico sul mercato. E così siamo andati a Meda, nel quartier generale dell’azienda, per farci raccontare dai suoi protagonisti cosa vuol dire fare innovazione in chiave 4.0 e poi trasformarla in soluzioni concrete e fruibili dalle imprese.

di Elisa Maranzana

 

Siamo nel cuore della quarta rivoluzione industriale, dove – come sostiene l’economista statunitense Michael Porter – l’innovazione è il tema centrale della prosperità economica.
Ma l’innovazione da sola non basta. Occorre condividerla, diffonderla e concretizzarla. Una vera e propria missione che vede in prima linea Holonix, una realtà giovane, dinamica, innovatrice, orientata al futuro, nata nel 2010 come spin-off del Politecnico di Milano dopo anni di ricerche a livello nazionale e internazionale.

IL TEAM
Tra ricercatori, dottorandi, ingegneri, dalle competenze di altissimo livello, oggi il team Holonix conta 22 persone, di cui metà donne; trent’anni circa è l’età media. Alla guida Jacopo Cassina, classe 1979, laurea in ingegneria meccanica, dottorato in ingegneria gestionale, nonché CEO e socio fondatore dell’azienda. “A livello concettuale Holonix deriva da un progetto europeo su cui lavorai durante il mio dottorato di ricerca sul tema dello Smart Product”, ci spiega. “Ma lasciare la ricerca nel cassetto non ci è mai piaciuto e così abbiamo deciso di provare a entrare nel mercato e da queste idee è nata Holonix con l’obiettivo di portare l’innovazione – sottoforma di soluzioni per la Smart Factory – nel mondo delleimprese”.
Detto, fatto. Oggi l’azienda di Meda, provincia di Monza e Brianza, basa il suo lavoro su tre colonne portanti: l’eccellenza nella ricerca e sviluppo, le soluzioni software Internet of Things (IoT) rivolte al mercato (rappresentata da soluzioni come i-Like Platform, i-Like Machines e Idea Manager), il supporto alle concrete iniziative di innovazione tecnologia delle aziende. “Oltre all’origine del know-how”, fa notare Angelo Giorgetti, neo Business Advisor di Holonix, “quello che affascina di questa realtà è la sua straordinaria capacità riconosciuta a livello europeo di portare avanti progetti di livello elevato con partner molto prestigiosi, e poi da questi riuscire a ricavare soluzioni in chiave 4.0 immediatamente fruibili dalla piccola media impresa italiana”.

DALL E ROADMAP AI PROGETTI CONCRETI
“Oltre che con partner di comprovato livello tecnologico come Dassault Systèmes, Siemens, SAP”, continua Cassina, “lavoriamo con la Commissione Europea che ci ha incaricati di tracciare delle roadmap a livello europeo sul tema Industry 4.0. Pur essendo una piccola realtà, infatti, ci è stato riconosciuto di avere una carica di innovatività e di inventiva tale da permetterci di supportare player decisamente più grandi e blasonati nel definire quelle che dovranno essere le politiche di innovazione a livello europeo nel mondo ICT per il manufacturing”. Ed è proprio il delineare di queste roadmap che ha permesso e permette a Holonix di intercettare quelli che sono i filoni di ricerca più importanti e andare così a lavorare per riuscire a sopperire le reali necessità delle aziende. Questo a livello pratico si traduce nella partecipazione a numerosi progetti di ricerca nazionali e internazionali cofinanziati dalla Commissione Europea con l’obiettivo di investigare nuove tecnologie, accrescere le proprie competenze e acquisirne di nuove, conoscere nuovi mercati e partner. “Stiamo per esempio lavorando a una soluzione, chiamata Human”, ci spiega Eva Coscia, R&I Director di Holonix, “che usa capacità che derivano dall’utilizzo di tecnologie IoT e di intelligenza artificiale per capire come si possa migliorare la simbiosi tra uomo e macchina”.

ITALI A 4.0: A CHE PUNTO SIAMO?
Ma parliamo di Italia, perché è in questo mercato che il know-how e il panel di competenze di Holonix viene perlopiù riversato a livello concreto. “L’85% del tessuto industriale del nostro Paese è fatto da piccole e medie imprese ed è proprio questo il target su cui lavoriamo”, ci spiega Lara Binotti, Sales Director di Holonix. “Ma non è sempre semplice far capire e trasmettere alle aziende quelle che sono le nostre reali e concrete capacità”.
Quindi le imprese del nostro Paese sono o non sono pronte per Industry 4.0? “Intanto partiamo dal presupposto che nel Piano Industria 4.0 rilasciato dal Ministero per lo Sviluppo Economico nel 2016 c’è anche una parte dedicata alle infrastrutture e una riservata a formazione e informazione”, ci risponde Binotti. “Quindi sicuramente c’è un investimento da parte del Governo in tal senso. Questo Piano e gli incentivi statali attualmente in essere hanno certamente attirato l’attenzione e finalmente le aziende hanno capito che devono prendere questa strada, senza più aspettare: oggi non si può più produrre né vendere come si faceva una decina di anni fa. L’asset della tecnologia e dell’innovazione diventa sempre più strategico per le imprese affinché possano rimanere sul mercato e competere. L’importante è che anche chi è più disorientato comprenda che oggi è essenziale affidarsi a realtà qualificate che – come Holonix – sono portatrici di referenze molto serie derivanti sia dal fatto di essere uno spin-off del Politecnico di Milano sia dalla collaborazione con le diverse associazioni di categoria”.
Alle considerazioni di Lara Binotti fanno eco quelle di Eva Coscia: “La mia percezione è che in Italia ci siano tante aziende ed eccellenze pronte e curiose. Quello che sta facendo l’Europa è supportare concretamente le aziende, rendendo i risultati della ricerca fruibili nei tempi e modi richiesti dal mondo della produzione ed utilizzando differenti meccanismi di sviluppo e disseminazione dell’innovazione, per aiutarle a evolvere dall’eccellenza di prodotto, in cui l’Italia già brilla, all’eccellenza di prodotto/servizio, includendo nella loro offerta tutti quegli aspetti che il mondo digitale abilita.
Oggi è necessario produrre in modo più efficace ed efficiente soluzioni su misura del cliente. E le tecnologie abilitanti sono lo strumento essenziale per farlo. Ed è proprio su questo assunto che si basa l’approccio al cliente di Holonix: piccoli passi fatti insieme per arrivare a un obiettivo finale più grande, dove l’uomo resta al centro e le macchine sono al suo servizio. “Conosciamo procedure e processi”, continua Binotti. “Siamo in grado di fare uno scouting tecnologico delle tecnologie a supporto, sappiamo fare tutto quello che è Industry 4.0, aiutiamo a fare efficienza con quelli che sono i tools abilitanti soprattutto laddove possono esserci delle inefficienze. Tutto questo lo portiamo avanti dialogando con il cliente e creando insieme a lui la soluzione. Il nostro lavoro si fa vendendo un progetto fatto di analisi, consulenza, esperienza e passione”.

 

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