Il mercato del Machinery, uno dei più forti in Italia, anche questa volta ha chiuso l’anno con un aumento del 2,8% e ricavi per 56,9 miliardi.
Nonostante le molte difficoltà che l’economia nazionale ha incontrato e i periodi difficili superati, i produttori di macchinari tengono testa anche se purtroppo, dalle prime previsioni, il 2024 si annuncia un anno poco redditizio, a causa di una diminuzione della domanda interna. La sfida, quindi, è aperta e punterà tutto sui nuovi modelli di business: dal data-driven alla servitizzazione, mantenendo il focus principale sulla sostenibilità dei processi, cercando di attuare una trasformazione non solo digitale ma anche green.
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Il piano Transizione 5.0
Per incentivare il cambiamento, si sta già lavorando sul Piano Transizione 5.0 e sui nuovi incentivi, per favorire l’abbandono delle tecnologie obsolete in favore delle nuove, AI in primis; “Bene l’idea di legare incentivi all’acquisto di nuovi macchinari al tema del green manufacturing e digitalizzazione e di prevedere misure per la formazione. Ma deve essere chiaro, fin dai primi mesi dell’anno nuovo, quali saranno gli effettivi provvedimenti a disposizione delle imprese” – Bruno Bettelli, presidente di Federmacchine.
Formare nuove competenze digitali
Non manca mai la necessità di incentivare e stimolare una nuova cultura aziendale, che ponga le basi per un cambiamento strutturale e strategico dei modelli di business attuali, poco legati a quelle che sono le competenze necessarie per affrontare l’era digitale.
Per i produttori di macchinari industriali, imparare a conoscere il proprio ambiente di lavoro e il proprio parco macchine è fondamentale ed è possibile grazie all’utilizzo di software in cloud che diano la possibilità di visualizzare i dati raccolti dal campo, storicizzarli e analizzarli, così che siano proprio loro a guidare le decisioni. L’utilizzo della tecnologia non è banale e deve essere sempre accompagnato da una formazione ad hoc e soprattutto una reale propensione alla digitalizzazione da parte dell’azienda stessa.
Vuoi approfondire il tema? Leggi l’articolo di @IndustriaItaliana